Scrivi un commento
al testo di Gil
Avevano deposto il corpo del Signore
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Avevano deposto il corpo del Signore, lo avevano finalmente sciolto dalla Croce, schiodato senza dolore delle membra consegnate alla morte. I più assidui, tra coloro che gli vollero bene, ne raccolsero i resti, per alcuni la sconfitta di un sogno. Fu notte e fu mattino. Dal sepolcro vuoto venne ad abitarci il Mistero, privo di chiare ragioni per quel Giorno che non risolvette del Grido il prima né spiegò con i numeri il dopo. Tutti si chiamarono per nome, per chinarsi ad ammirare quel Vuoto che divenne specchio perfetto dell'Amore, Luce dove il divino incontrò - e fu per sempre - l'umano.
|
Gil
- 22/04/2019 09:21:00
[ leggi altri commenti di Gil » ]
Grazie, Laura, sei per me il dono della Luce.
|
Laura Turra
- 22/04/2019 08:11:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
“...quel Vuoto che divenne / specchio perfetto dellAmore...” Un verso che condensa tutto il senso, la speranza e la gioia profonda della Pasqua. Hai una profondità di pensiero e di cuore, Gil, che mi commuove. Amo il tuo far Poesia. Un abbraccio stretto, Poeta!
|
|
|